I momenti valutativi possono rappresentare per gli alunni con BES una ulteriore cassa di risonanza rispetto alle difficoltà già normalmente sperimentate nel quotidiano e che minano non poco la costruzione del senso di sé e la motivazione intrinseca ed estrinseca verso gli apprendimenti. Per queste ragioni la valutazione non può limitarsi a misurare una performance ma dovrà considerare la relazione tra risultati della prova e la situazione particolare del soggetto che li ha determinati, la situazione di partenza e il percorso didattico-educativo seguito.
I documenti di riferimento, anche rispetto alla valutazione, sono il PEI e il PDP nei quali verranno chiaramente esplicitate le finalità e le modalità attraverso cui si svolgerà il momento valutativo. I criteri così stabiliti, in un’ottica di corresponsabilità educativa, vanno condivisi da tutti gli insegnanti e in tutte le discipline.
E' riferita al loro PEI
La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità certificata va riferita sempre agli obiettivi previsti nel Piano Educativo Individualizzato considerando la situazione di partenza e valorizzando le potenzialità della persona.
Tutti gli insegnanti titolari della classe dell’alunno con disabilità sono corresponsabili dell’attuazione del PEI ed hanno quindi il compito di valutare i risultati dell’azione didattico-educativa.
La valutazione non può mai essere delegata al solo insegnante di sostegno.
In riferimento agli alunni non italofoni neo arrivati, alla fine del quadrimestre si potrebbero valutare solo le discipline attinenti al suo PDP, riportando la dicitura “La valutazione espressa fa riferimento al PDP, programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Mentre per le discipline non incluse nel suo PDP il Consiglio di Classe potrebbe esprimere una valutazione di questo tipo: “Non valutabile” oppure “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. In caso di scrutinio finale, si cercherà di valutare l’alunno straniero in tutte le discipline. Pertanto ciascun docente per la propria disciplina dovrebbe predisporre una programmazione personalizzata. Sulla pagella, insieme ai voti, potrebbe comparire la dicitura: “La valutazione si riferisce al Piano Didattico Personalizzato” oppure “La valutazione si riferisce alla parte pratica della disciplina”.
Ai sensi della circolare del 5 ottobre 2004, Prot.40099/A/4 i bambini con D.S.A. possono avere una valutazione differenziata sia nelle prove scritte che orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma (gli errori ortografici possono essere evidenziati ma non valutati!)
La valutazione deve essere rapportata alle capacità e alle difficoltà dell’alunno per agevolare la consapevolezza nelle proprie capacità e nei rispettivi miglioramenti.
Occorre innanzi tutto tener conto almeno di due peculiarità dei processi cognitivi:
La difficoltà nel ricordare le categorizzazioni, i nomi e i tempi verbali, le strutture grammaticali italiane e straniere, i complementi. Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un testo).
La tabella sottostante offre un riepilogo delle diverse casistiche di alunni con BES rispetto alla somministrazione delle prove Invalsi
Tempi più lunghi e strumenti tecnologici (art. 16, c.3 L.104/92)
Decide la scuola
Diagnosi di ADHD
-Borderline cognitivi
-Altri disturbi evolutivi specifici
Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale
Le prove equipollenti:
►Per gli studenti con certificazione L.104/92, gli elementi caratterizzanti del PEI, l’eventuale necessità di prove differenziate, le modalità di svolgimento delle stesse e di valutazione. Le prove d’esame dovranno essere corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare i progressi in rapporto alle potenzialità e ai livelli iniziali di apprendimento, consentendo allo studente l’uso degli ausili necessari e le abituali forme di approccio al momento della verifica. Dal momento che lo studente con certificazione ai sensi della L.104/92 deve svolgere la prova nazionale, la sottocommissione d’esame, qualora lo ritenga necessario, struttura preventivamente una prova differenziata da utilizzare in sostituzione della prova nazionale; ►per gli studenti con DSA, gli elementi caratterizzanti il loro PDP e l’indicazione di eventuale utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi nell’ambito delle prove scritte, che non possono essere differenziate rispetto alla classe, quali l’assegnazione di tempi più distesi per l’espletamento delle prove, l’utilizzo di apparecchiature, strumenti informatici e ogni opportuno strumento compensativo, lettura da parte di un adulto per la comprensione dei testi, uso del dizionario per la trascrizione di termini della lingua straniera…; ►per gli studenti con svantaggio gli elementi caratterizzanti il loro PDP e tutte le altre indicazioni ritenute utili, eventuale utilizzo di strumenti solo compensativi nell’ambito delle prove scritte, che non possono essere differenziate rispetto alla classe, quali l’assegnazione di tempi più distesi per l’espletamento delle prove, l’utilizzo di apparecchiature, strumenti; per gli studenti stranieri, gli elementi caratterizzanti il loro progetto didattico personalizzato, con riferimento al percorso svolto soprattutto nell’ambito delle lingue straniere.
DISTURBO SPECIFICO
DELL’APPRENDIMENTO
(dislessia, discalculia
ecc.)
BES CON PDP
ALUNNI CON DISABILITÀ