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Il progetto

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PROPOSTA TEAM ACCOGLIENZA FAMIGLIE STRANIERE

Considerando alcune criticità rilevate negli anni riguardo alle fasi di inserimento e prima accoglienza delle famiglie di alunni stranieri, la Commissione Inclusione in accordo con la Commissione Benessere e Cittadinanza, propone di costituire un piccolo Team di Accoglienza, formato da insegnanti, genitori di lingua italiana e soprattutto mamme o papà con madrelingua diversa dall’italiano già presenti nell’Istituto, per mediare dal punto di vista linguistico le informazioni necessarie alla vita scolastica.

Questo piccolo Team potrebbe essere coinvolto secondo diverse modalità e tempistiche, a seconda delle disponibilità e delle competenze, o nelle prime settimane dall’avvio dell’anno scolastico o qualora ve ne fosse necessità in altri momenti per:

  1. Partecipare e supportare il passaggio di informazioni essenziali riguardanti l’organizzazione dell’Istituto, durante un piccola riunione a cui sarebbero invitate (già all’atto dell’iscrizione) tutte le famiglie straniere interessate;
  2. Fornire consulenza linguistica per tradurre alcuni documenti come il Regolamento o il Patto di Corresponsabilità;
  3. Essere di supporto eventuale per le famiglie di alunni arrivati in corso d’anno sempre in riferimento ai passaggi di informazioni;
  4. Collaborare e/o partecipare ad attività laboratoriali (arte, cucina, tradizioni…) per le famiglie al fine di favorire scambi culturali utili ad accrescere la conoscenza reciproca e la reale inclusione.

Il coinvolgimento di famiglie di altra madrelingua, già integrate nel territorio e nell’Istituto, sarebbe essenziale per la mediazione linguistica ma si accettano volentieri candidature di genitori di lingua italiana che, per passione o professione, pensino di poter dedicare una piccola parte del loro tempo e dare un contributo al Team per una qualunque delle attività citate.

Questa proposta, che raccoglierà risorse interne all’Istituto, cercherà di rispondere alle criticità emerse negli anni, ponendo attenzione alle difficoltà delle famiglie nei primi periodi di inserimento degli alunni: una buona e reale inclusione passa prima dagli aspetti più organizzativo/linguistici per poi giungere a quelli socio-culturali che sono il risultato di un processo più lungo.

Spesso accade che i bambini non italofoni, pian piano entrino nel tessuto delle attività scolastiche senza che loro famiglie siano adeguatamente coinvolte e partecipi, con inevitabili incomprensioni, mancanze e difficoltà che si ripercuotono sugli alunni stessi.

Una scuola è una piccola comunità, una piccola società, i cui membri dovrebbero collaborare al fine del reciproco supporto e della reciproca crescita. Attraverso azioni come questa passano valori educativi molto più significativi ed efficaci di pagine e pagine di educazione civica.

I genitori interessati potranno comunicare la propria adesione, lasciando una mail e un recapito telefonico e saranno contattati per una riunione informativa tra aprile e maggio.

Il progetto sperimentale partirebbe per l’anno scolastico 2019-2020.